
La fibromialgia è una condizione invalidante riconosciuta dalla legge. Ma nonostante il riconoscimento di invalidità possa arrivare al 50%, chi ne soffre deve fare i conti con dolori e sintomi snervanti. Quindi, diventa necessario trovare più modi per alleviare questo disturbo cronico difficilmente individuabile.
I problemi legati alla fibromialgia
Sono circa due milioni gli italiani che soffrono di fibromialgia. E quello che stupisce di questo male è che le sue cause restano sconosciute. Inoltre, i sintomi possono variare da persona a persona rendendo arduo persino rilevare la malattia.
Alcuni ricercatori studiano l’influenza dei fattori genetici e scatenanti, ma la scienza deve ancora fare passi avanti al riguardo.
I sintomi della fibromialgia
Come si fa a capire se si ha la fibromialgia? I sintomi della fibromialgia sono associabili a molte altre patologie e situazioni. Ad esempio, l’infiammazione accompagnata da dolore è spesso interpretata come patologia articolare o artrite. Tuttavia, esistono sintomi più specifici come il dolore muscolo-scheletrico diffuso che accompagna questa condizione e non molte altre.
A prescindere dalla gravità o progressione della sintomatologia, i problemi più comuni includono:
- disfunzione cognitiva e sbalzi d’umore
- disturbi intestinali
- insonnia, risvegli notturni, sindrome delle gambe senza riposo e altri problemi del sonno
- irritazioni e bruciori intimi
- sensazione di dolore e articolazioni bloccate
- sonnolenza e stanchezza cronica
Curare la fibromialgia in modo naturale è possibile?
Sebbene non esista una cura nota che faccia scomparire questa malattia, è possibile gestire i sintomi per recuperare una qualità di vita abbastanza soddisfacente. Soffrire di fibromialgia vuol dire convivere con sintomi che cambiano repentinamente e in modo inaspettato. Quindi, i rimedi spaziano dai farmaci alle tecniche di rilassamento.
Ecco cinque rimedi che aiutano a trovare sollievo o contrastare i sintomi più fastidiosi e dolorosi:
- La coerenza cardiaca, metodologia sviluppata dall’Istituto HeartMath, che permette di migliorare la sensazione di benessere permettendo il funzionamento ottimale dell’organismo.
- La meditazione, che aiuta in modo provato dalla scienza a governare e diminuire il dolore cronico;
- La terapia TENS, una pratica fisioterapica che usa l’elettroterapia per stimolare le fibre nervose e neutralizzare gli impulsi del dolore.
- Tisane rilassanti come camomilla e melissa, meglio se assunte nel corso della giornata.
- Una dieta povera di istamine, molecole che in grandi quantità (come nelle melanzane, patate e pomodori) favoriscono l’infiammazione.
Se si ritiene di avere sintomi della fibromialgia, è fondamentale rivolgersi al medico. Infatti, attraverso una pronta diagnosi, è possibile arrivare ad un piano di trattamento personalizzato.
Restano invece sempre disponibili e consigliabili le tecniche di rilassamento, meditazione e coerenza cardiaca. Queste tecniche sono utili per governare stress, ansia e altre emozioni logoranti. Soprattutto, permettono di superare quei momenti no in cui tutto sembra andare storto e si desidera solo che la giornata finisca.
La fibromialgia come malattia autoimmune
Circa 1 persona su 20 soffre di fibromialgia al mondo. Pertanto, nuovi studi cercano una soluzione a questo problema rivisitando le conclusioni scientifiche sull’argomento.
Recentemente, la scienza guarda alla fibromialgia come malattia autoimmune: alcuni ricercatori associano alla malattia “aspetti di tipo autoimmune”. Se così fosse, in futuro nuovi farmaci potranno prendere di mira i meccanismi all’origine del malessere.
Ma fino ad allora, il modo migliore per trovare sollievo è imparare a gestire il proprio corpo e mente in un modo più funzionale.