Microbiota intestinale e stress: che legame c’è?

Come senza dubbio già saprai, la salute del nostro intestino è fondamentale per quanto riguarda lo stato di benessere del nostro intero organismo: non solo microbiota e salute, ma anche microbiota e stress sono infatti strettamente interconnessi.
Il nostro il microbiota non è un sistema fisso, ma continua a cambiare lungo l’arco di tutta la nostra vita, a seconda della nostra dieta, dei nostri stili di vita, dei farmaci che assumiamo e della nostra attività fisica.
Il nostro microbiota, che nell’intestino ha un peso di circa un chilo e mezzo, non coordina solo la digestione del cibo e l’assimilazione delle sostanze energetiche, ma è anche essenziale nella regolazione delle nostre funzioni immunitarie: si tratta in effetti del più vasto sistema immunitario dell’intero organismo.
Recenti studi hanno messo in evidenza il fatto che il microbiota ci aiuta a resistere allo stress. Ma in caso di alterazione, è lo stress stesso a poter peggiorare la salute del microbiota.
Quanto influisce lo stress sul microbiota intestinale? Le comunità microbiche che colonizzano il tratto gastro-intestinale sono essenziali per l’assorbimento dei nutrienti contenuti nei cibi ingeriti. E al tempo stesso garantiscono la salute del cervello e il nostro benessere mentale.
Ma a sua volta, può il nostro stress modificare il nostro microbiota? C’è una relazione biunivoca fra microbiota e stress?
La relazione tra microbiota e stress
Durante il recente evento “Ansia, stress e disturbi del sonno: come il microbiota intestinale influenza la nostra salute mentale“, sono state divulgate alcune delle nuove scoperte che legano microbiota e stress psicofisico. In particolare, sono state indagate la relazione tra microbiota e disturbi psichici, osservando che anche i problemi del sonno e la depressione appaiono essere legati al microbiota in modo bidirezionale secondo le ultime ricerche. In altre parole: la salute del nostro microbiota influenza il nostro stato psichico; ma allo stesso tempo, anche il nostro stato psichico influenza la salute del nostro microbiota. Un bel rebus, eh?
In gergo, si parla di asse intestino-cervello. Qualsiasi forma di variazione nella nostra dieta o nel nostro stile di vita ha un impatto sul microbiota intestinale. Ed anche l’accumulo di stress a livello psicofisico può provocare l’alterazione dell’organizzazione funzionale del microbiota. In questi casi il risultato è definito disbiosi intestinale, condizione disfunzionale che predispone non solo a svariati disturbi fisici, ma anche a ad un aggravamento del nostro stato d’ansia.
Come ripristinare un benefico equilibrio
La ricerca scientifica promuove l’uso di probiotici per aiutare il nostro intestino a funzionare nel modo migliore; in particolare, studiando l’effetto dell’uso di più varietà di probiotici rispetto all’uso di una varietà singola, quello che appare evidente è che alcuni probiotici sono molto più adatti di altri a migliorare la composizione e la salute del nostro microbiota.
Ad ogni modo, la ricerca suggerisce che il modo migliore per prevenire problemi legati a microbiota e stress, consiste nell’agire in modo consapevole sul proprio benessere mentale.
Strumenti come la Coerenza Cardiaca e la Meditazione diventano dunque, in questa prospettiva, veramente indispensabili, perché permettono di ritrovare l’equilibrio interiore e una gestione ottimale delle proprie emozioni, bilanciando in questo modo l’effetto di stress e ansia, e migliorando di conseguenza anche lo stato del nostro microbiota.
Come il microbiota, anche la Meditazione e la Coerenza Cardiaca hanno un effetto diretto sul sistema nervoso centrale.
Quando la mente è disturbata, le emozioni e i pensieri diventano incontrollabili, causando con facilità episodi di stress acuto, o instaurando uno stato di stress cronico.
Lo scopo della Meditazione e della Coerenza Cardiaca è favorire una buona gestione di questi momenti, tramite la consapevolezza dell’origine e del funzionamento delle proprie emozioni. Attraverso l’uso di opportune tecniche le emozioni logoranti saranno poi trasformate in emozioni rigeneranti, migliorando il nostro stato interiore, e di conseguenza anche la nostra condizione fisica, a partire dalla salute del nostro microbiota.